CHIRURGIA OTORINOLARINGOIATRICA

Interventi di chirurgia otorinolaringoiatrica a Milano

Tiroide, oncologica, ricostruttiva e del russamento


Il Dottor Alberto Dragonetti l'esperto medico otorino a Milano, è specializzato in chirurgia otorinolaringoiatrica che comprende la chirurgia della tiroide, tradizionale e mini invasiva.

CORSI

Chirurgia della tiroide tradizionale e mininvasiva


La chirurgia tradizionale della tiroide si esegue quando l’intervento si prospetta complesso o la quantità di tessuto da asportare potrebbe essere troppo grande. Questa tipologia di intervento prevede un’incisione cutanea di circa 2-8 cm sulla parte inferiore del collo. L’irrorazione sanguigna viene interrotta per asportare la ghiandola in modo parziale o completi.

  • Tiroide

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    La chirurgia mini invasiva della tiroide prevede un’incisione molto piccola praticata ad una certa distanza dalla tiroide, come ad esempio sotto l’ascella o sul petto. L’intervento avviene mediante endoscopia, cioè con l’ausilio di una microcamera, che consente di individuare il punto esatto in cui praticare una seconda incisione in cui si inserisce un tubo sottile con l’estremità a forma di bisturi che consente di asportare la tiroide.

  • Chirurgia otorinolaringoiatrica

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Interventi di chirurgia otorinolaringoiatrica


Oltre alla chirurgia della tiroide, la chirurgia otorinolaringoiatrica comprende anche:

  • chirurgia ricostruttiva per la correzione di malformazioni causate da difetti genetici oppure da traumi, malattie e incidenti;
  • chirurgia del russamento o roncopatia che consente di aiutare il paziente nella respirazione durante il riposo notturno, evitando sovraffaticamento e episodi di apnea;
  • chirurgia oncologica per il trattamento locale di tumori benigni e maligni.

Tumori dei seni paranasali e poliposi nasale in alcuni casi: si opera col 3D


Il chirurgo opera con speciali occhiali che consentono una visualizzazione tridimensionale.
Il chirurgo entra in sala operatoria e una volta dentro indossa dei particolari occhiali neri.
Sembrano da sole, ma a guardarli bene sono diversi. Sono essenziali per guardare il monitor che proietta le immagini operatorie per visualizzarle in 3D. È la chirurgia endoscopica dei seni paranasali
FESS tridimensionale ed è la novità che di recente ha fatto il suo ingresso nelle sale operatorie dell'otorinolaringoiatra, un'innovazione tecnologica che può fare la differenza soprattutto per gli interventi dedicati alla rimozione dei tumori dei seni paranasali.

  • Chirurgia 3D

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  • Per saperne di più

    Da tempo ormai per questo tipo di patologia si utilizza una chirurgia "senza cicatrici" con gli endoscopi chirurgici che vengono inseriti nelle narici. "Si tratta di procedure a minor invasività, che sfruttano l'accesso naturale delle vie aeree per rimuovere il tumore - spiega Alberto Dragonetti - Direttore dell'Otorinolaringoiatra. Non ci sono fratture delle ossa del volto, così da avere degenze e tempi di recupero più brevi. Per questo tipo di chirurgia abbiamo a disposizione tanti strumenti miniaturizzati come pinze, trapani e laser per poter intervenire in un'area di pochi millimetri con uno "spazio di manovra" molto limitato. Anche l'evoluzione delle immagini fa continui passi in avanti. Oggi possiamo contare su videocamere e schermi che ci offrono immagini in 4K con dettagli sempre più nitidi. Inoltre il sistema di visualizzazione 3D permette di avere immagini in cui il chirurgo ha la percezione della profondità. Il sistema sfrutta la combinazione di un monitor dedicato e i visori tridimensionali indossati dai chirurghi. Tutto questo si traduce in una maggiore precisione d'intervento.


    I tumori che si sviluppano nella cavità nasale e nei seni paranasali sono rari e rappresentano meno dell'1% di tutti i tumori e circa il 3-5% dei tumori delle vie aereo-digestive superiori. Questi tumori colpiscono soprattutto gli adulti dopo una certa età (in quattro casi su cinque sopra i 55 anni) e gli uomini hanno una probabilità lievemente maggiore di ammalarsi rispetto alle donne. Le forme tumorali più diffuse sono quelle che colpiscono la cavità nasale e i seni mascellari; i tumori dei seni etmoidali sono meno comuni; quelli dei seni frontali e sfenoidali sono invece molto rari.

    Tra i fattori di rischio, l'inalazione di alcune polveri, come quelle derivanti dalla lavorazione del legno, della pelle, dei tessuti, della farina, oppure le polveri di nichel e cromo e altre ancora. Per le persone impiegate in questi settori, il rischio di sviluppare una di queste neoplasie aumenta se non vi è un'adeguata protezione delle vie aeree. Anche il fumo di sigaretta contribuisce all'insorgenza di questi tumori. Tra i fattori di rischio meno certi, ma comunque guardati con sospetto, ci sono colle, formaldeide e solventi organici. Anche alcuni tipo di Papilloma virus sembrano legati a un maggiore rischio di tumore della cavità nasale e dei seni paranasali, così come la radioterapia utilizzata per il trattamento del retinoblastoma, un tumore ereditario dell'occhio che colpisce in genere i bambini.

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